ADESTO  DOMINE 
SVPPLICATIONIBVS  NOSTRIS 
VT  QVI  EX  INIQVITATE  NOSTRA 
REOS  NOS  ESSE  COGNOSCIMVS 
BEATORVM  MARTYRVM  TVORVM 
VINCENTII  ET  ANASTASII 
INTERCESSIONE  LIBEREMVR

DEVS 
QVI  SALVTIS  ÆTERNÆ 
BEATÆ  MARIÆ 
VIRGINITATE  FŒCVNDA 
HVMANO  GENERI 
PRÆMIA  PRÆSTITISTI 
TRIBVE  QVÆSVMVS 
VT  IPSAM  PRO  NOBIS 
INTERCEDERE  SENTIAMVS 
PER  QVAM  MERVIMVS 
AVCTOREM  VITÆ  SVSCIPERE 
DOMINUM  NOSTRVM 
JESVM  CHRISTVM 
FILIVM  TVVM

DEVS  OMNIVM  FIDELIVM 
PASTOR  ET  RECTOR 
FAMVLVM  TVVM  BENEDICTVM 
QVEM  PASTOREM 
ECCLESIÆ  TVÆ 
PRÆESSE  VOLVISTI 
DA  EI  QVÆSVMVS 
VERBO  ET  EXEMPLO 
QVIBVS  PRÆEST  PROFICERE 
VT  AD  VITAM 
VNA  CVM  GREGE  SIBI  CREDITO 
PERVENIAT  SEMPITERNAM

A Valenza, nella Spagna Terragonese, san Vincenzo, Levita e Martire; il quale sotto Daciano, empiissimo Preside, avendo sofferto prigionie, fame, eculeo, storcimento di membra, lastre ardenti, graticola di ferro infuocata ed altri generi di tormenti, se ne volò al cielo a ricevere il premio del martirio. Il nobile trionfo della sua passione fu bellamente descritto in versi da Prudenzio e celebrato con somme lodi dal beato Agostino e da san Leone Papa.

Presso Betsaloen, nell'Assiria, sant'Anastasio Martire, Monaco Persiano, il quale, dopo molti tormenti di prigione, battiture e catene, sofferti in Cesarea di Palestina, afflitto con molte pene da Cosroe, re di Persia, infine fu decollato, avendo prima mandati innanzi nel martirio settanta Compagni sommersi nell'acqua corrente. Il suo capo fu trasportato a Roma, alle Acque Salvie, insieme con la sua venerabile immagine, al cui cospetto, come attestano gli atti del secondo Concilio Niceno, i demoni venivano scacciati e le infermità risanate.