Messe latine antiche nelle Venezie
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Rassegna stampa

CRONACHE

Da Sud a Nord milioni di turisti e figuranti affollano i riti della settimana santa

Processioni, cocchieri, reliquie

Spettatori-attori in centinaia di sacre rappresentazioni

 

Quella che si rappresenta a Sezze ai piedi del monte del Gallo non ha nulla da invidiare alla Passione di Mel Gibson. Così dicono. E sarà pure campanilismo. Ma davvero ogni regione d'Italia sembra tenere in modo particolare ai riti pasquali (un elenco piuttosto ricco si trova sul sito Internet www.infinito.it/pasqua2004). Dai cocchieri di Palermo, che portano per le vie della città il Cristo morto, ai tenores di Cuglieri, che intonano lo Stabat Mater a quattro voci, ai ladroni della Turba di Cantiano, ovunque il comune denominatore è identico: il popolo è attore e spettatore insieme, in una sintesi tra teatro di strada itinerante e processione sacra. Spiega l'antropologa Cecilia Gatto Trocchi: "Per il cristianesimo la Pasqua è il cuore attorno al quale ruota tutto l'anno liturgico. Le celebrazioni locali diventano un momento di aggregazione, in un contesto che ha un forte valore simbolico religioso. È il teatro greco-romano che ritorna, fin dal Medioevo, con le sacre rappresentazioni". Aiutato, forse un po', dall'ultima pellicola di Gibson, girata tra i Sassi di Matera, che quest'anno aggiunge ai fedelissimi dei riti pasquali, la schiera dei curiosi dell'ultima ora.

IN SICILIA - Si comincia oggi a Caltanissetta, con la processione dei misteri, che si ripete dal 1700. Mentre domani, a Marsala, nove gruppi di figuranti ripercorreranno le tappe della passione di Cristo: un giudeo suonerà la tromba, uno il tamburo, le ragazze saranno vestite di bianco, altri terranno in mano rametti di ulivo e palme. A Palermo la giornata clou sarà venerdì, con quattro diverse processioni: quella dei cocchieri, con figuranti che indossano armature tardo-medioevali; quella della confraternita dei panettieri, dedicata a Santa Maria Addolorata, nella quale spiccano armature romane costruite artigianalmente sull'esempio dei maestri pupari; quella della Vergine della Soledad, alla quale un tempo partecipavano i corpi militari; quella degli artigiani, devoti alla Madonna del Lume.

IN SARDEGNA - Da un'isola all'altra, il valore attribuito alla settimana santa non diminuisce. In Sardegna, sa Pasca manna, la grande Pasqua, è certamente più sentita del Natale, fondendo tradizioni campidanesi, logudoresi, barbaricine con influenze spagnole. A Cuglieri si parte domani, con la messa in Coena Domini, seguita dalla processione de sas chilcas, la ricerca di Gesù da parte dell'Addolorata e delle Marie. Venerdì gli appuntamenti sono tre. Al mattino, S'Ingravamentu, che è l'inchiodatura di Gesù alla croce. Segue la processione de Sa rughe, della croce. Di sera si chiude con S'Isgravamentu, la deposizione di Gesù. Tutto il dramma sacro è accompagnato dai canti di Su Cuncord, il coro a quattro voci. Non si possono, poi, non citare le celebrazioni della Setmana Santa de l'Alguer, la settimana santa algherese, che hanno come scenario il centro storico cittadino. La notte del venerdì santo, in particolare, c'è un grande corteo con musica e canti catalani.

LE SUGGESTIONI - Incanta la processione dei misteri di Taranto, che venerdì dura tutta la notte. Le iniziative si rincorrono nel resto della Puglia, a Bari, Bitonto, Molfetta, Ruvo, Francavilla Fontana, Noicattaro e Canosa. In Campania, a Sorrento, una delle manifestazioni più suggestive è la "Processione bianca", alle 3.30 del mattino, quando Maria va a cercare suo figlio nel sepolcro. Chi partecipa indossa un saio bianco. I segni della passione sono la lanterna, la borsa, il gallo, il sudario e la corona di spine. Conclude il coro a tre voci con il salmo 50 di Davide: cantano duecento persone. A Procida la processione dei misteri si svolge alle prime luci del venerdì, con le fiaccole che seguono la statua di Cristo dalla marina al carcere. Il giorno dopo la statua viene portata al porto, passando per l'antico canalone.

AL NORD - A Savona il rito del venerdì santo si compie ad anni alterni, e il 2004 è quello buono. Quindici grandi "casse" scolpite nel legno a rappresentare i momenti salienti della Passione vengono portate in processione dalle Confraternite al ritmo dei tamburi. A Romagnano Sesia, in provincia di Novara, da domani a sabato sera le strade e le piazze diventeranno il teatro di oltre 300 personaggi, tutti del posto. A Brescia, Mantova, Sondrio, Bergamo ogni pieve di campagna, basilica, abbazia e borgo celebrerà la passione. A Melegnano un appuntamento consueto è la "Fiera del Perdono", che risale al 1542, in ricordo dell'assoluzione dai peccati concessa da Pio V agli abitanti. A Mantova vengono esposti i "Sacri vasi" d'oro massiccio con la terra intrisa del sangue di Gesù: secondo la tradizione sarebbero stati portati in città dal soldato romano Longino, di guardia alla croce del supplizio. E a Verona, domani, venerdì e sabato, nella chiesa di Santa Toscana, le messe saranno celebrate in latino, con canti gregoriani: riti dismessi dal 1965. Senza invidiare nulla alla Passione di Gibson.

Elvira Serra

 

da "Corriere della Sera", 7 aprile 2004

 

 

 

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