Mons. Matzneller vs. Papa
(9vii2005) Il quotidiano "Dolomiten"
del 29 maggio, riporta dichiarazioni del vicario
generale della diocesi di Bolzano-Bressanone Josef
Matzneller a proposito della richiesta della messa
antica tutte le domeniche presentata al Vescovo a
ottobre 2004, e ribadita nel giugno scorso. Le
dichiarazioni non sono mai state smentite. Come
mostriamo in altra pagina (www.unavoce-ve.it/07-05-66.htm),
dire che a Bolzano una sola persona, e non di più,
desidera e chiede la messa antica non corrisponde con
la realtà dei fatti. Sottoscrizioni sono state
raccolte, messe sono state celebrate con numerosa
partecipazione, richieste erano già state presentate
anni addietro. Lasciando al lettore riflettere su
come possa chiamarsi l'affermazione di qualcosa che
non è vero (e chi lo dice sa che non lo è), è da
chiedersi se questo non sia un pretesto, e i veri
motivi del rifiuto siano altri. Caro mons. Matzneller,
immagine un po' demodé di un clericalismo d'altri
tempi, cui però non pochi guardano con nostalgia, il
prete che alza la voce e sbraita per ridurre le
pecorelle all'obbedienza, ma non gli dice i veri
motivi perché i fedeli non capirebbero, che c'è da
capire? Che la chiesa che è in Bolzano è contro la
messa e contro il Papa, Benedetto XVI il quale un
mese fa ha benedetto la celebrazione di messe
tridentine proprio a Bolzano (cfr. Corriere dell'Alto
Adige, 29 maggio 2005)?
Una Voce Venetia
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Für eine
Messe im tridentinischen Ritus
Bozen (hof) - In Bozen soll in
irgendeiner Kirche regelmäßig eine Messe im
tridentinischen Ritus gefeiert werden: Dafür setzt sich
Enea Capisani vom Verein "Una Voce" ein.
Zusammen mit dem Vorsitzenden von "Una Voce"
Verona, Maurilio Cavedini, und Fabio Marino, Koordinator
des Vereins im Triveneto, brachte er gestern sein
Anliegen bei einer Pressekonferenz vor. Messen im
tridentinischen Ritus werden auf Latein zelebriert, die
Wandlung erfolgt laut Capisani in der Stille, und es gebe
viele symbolische Handlungen. Für Messen im
tridentimschen Ritus muss der Bischof sein
Einverständnis geben, erklärt dazu Generalvikar Josef
Matzneller. Um eine regelmäßige
Messe zu genehmigen müsste eine Gruppe dies vorschlagen,
es müsse seelsorglich einen Sinn ergeben. Bis jetzt kenn
man von "Una voce" nur Capisani. Das Anliegen
nur einer Person reiche nicht aus.
