Messe latine antiche nelle Venezie
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Enciclopedia Cattolica

voce   Aspersione

 

ASPERSIONE. - È l'atto di spruzzare sulle persone o sulle cose l'acqua benedetta, di solito usando uno strumento di metallo o ramoscelli di alcune piante (v. Aspersorio). L'acqua è stata sempre usata per la purificazione, donde il suo largo impiego nelle varie religioni (v. Rito). Nessuna meraviglia, quindi, che anche le religioni rivelate si servissero di un tal rito per significare la purificazione del corpo.

Nella Legge mosaica la purificazione con l'acqua si faceva in tre modi: per abluzione, per a. e per immersione. Nel libro dei Numeri (19) abbiamo una curiosa a. dell'acqua lustrale, mischiata alle ceneri di una vacca rossa. Nella festa dei Tabernacoli le lustrazioni erano più numerose. La religione cristiana ereditò dall'ebraica l'uso dell'acqua lustrale, e scelse nei libri sacri le preghiere e i canti che accompagnano ancor oggi il rito dell'a. Esso risale alla più remota antichità, e ne vediamo tracce negli Atti di Pietro, scritti verso il 200, e negli Atti di s. Tommaso, scritti verso il 232. Nel Sacramentario di Serapione, oltre la benedizione dell'acqua battesimale, vi sono varie formole per la benedizione dell'olio, dell'acqua e del pane. In Oriente, almeno dal sec. III, si ha l'uso liturgico dell'acqua benedetta per ottenere la guarigione dalle malattie e contro le tentazioni del demonio; in Occidente, invece, dobbiamo risalire alla metà del sec. VI per avere delle notizie certe. S. Agostino, infatti, s. Gregorio di Tours e s. Cesario di Arles tacciono su tale soggetto. Se ne parla nella lettera di papa Vigilio a Profuturo di Braga (538), nelle vite di s. Emiliano, di s. Mabo e di s. Vilfrido, nel Liber Pontificalis, ove si accenna all'uso occidentale di mischiare il sale all'acqua nella benedizione. L'a. dell'acqua nelle domeniche, poi, rimonta ad Incmaro (sec. IX); e dalla liturgia gallicana è passata alla romana. Quanto al Battesimo per a. v. Battesimo.

 

Bibl.: G. Bona, Rerum lìturgicarum libri duo, II, Torino 1749, pp. 81-84; P. M. Paciandi, De sacris christianorum balneis, Roma 1758; A. Gastoué, L'eau bénite, son origine, son histoire, son usage, Parigi 1907.

Enrico Dante

da Enciclopedia Cattolica, II, Città del Vaticano, 1949, col. 155

 

 

 

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