Messe latine antiche nelle
Venezie
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Enciclopedia Cattolica
voce Campanello
456
CAMPANELLO. - Quando nel sec. XII s'introdusse nella Messa l'elevazione delle sacre Specie, cominciarono ad usarsi c. o tintinnaboli, noti già presso gli antichi popoli, per richiamare l'attenzione dei fedeli. L'uso divenne comune con l'introduzione del Messale romano sotto s. Pio V. Il Ritus celebrandi prescrive un segno di c. al Sanctus ed all'Elevazione. Nelle Messe solenni delle basiliche patriarcali romane non si danno i segni col c. Secondo il monito del Rituale romano, nel portare il S.mo Sacramento ad un ammalato, il chierico "campanulam iugiter pulset", per richiamar l'attenzione dei fedeli.
Bibl..: G. Durando, Rationale div. off., Napoli 1839, pp. 4, 42, 53; R. de Fleury, La Messe, Parigi 1883-89, VI, pp. 154-64 e tavv. cdxcvii-di; Schellen, in Kirchenlexikon, Friburgo in Br. 1897, coll. 773-74; P. Lavedan, Clochette, in Dict. illustré de la mythologie et des antiquités grecques et romaines, p. 250; H. Leclercq, Clochette, in DACL, III, coll. 1954-91.
Filippo Oppenheim
da Enciclopedia Cattolica, III, Città del Vaticano, 1949, col. 456