Messe latine antiche nelle
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Enciclopedia Cattolica
voce Corporale
CORPORALE. - Ë un quadrato di lino su cui si posano le Specie eucaristiche cd i vasi sacri. Il suo nome deriva dall'ufficio di raccogliere il Corpo di Cristo. Nei primi secoli non si stendevano tovaglie sull'altare; solo alla Messa, prima dell'offerta, i diaconi stendevano un panno di lino per posarvi il pane e il vino destinati al sacrificio eucaristico, e con un lembo si copriva il calice.
Introdottasi l'abitudine di coprire l'altare con due, tre tovaglie e diminuite d'altra parte le offerte, il c. fu accorciato così che sino dal medioevo appare già ridotto alla forma presente. Il calice venne allora coperto con un altro piccolo c. detto palla.
A determinare la materia fu il richiamo alla Sindone nella quale era stato avvolto il corpo esanime di Gesù: perciò il sacrificio della Messa deve essere offerto sopra un panno di lino. Nella liturgia ambrosiana si tiene vivo questo raffronto con l'orazione precedente l'Offerta, chiamata: "sopra la Sindone". Si conservano tuttavia antichi c. di seta. Anticamente, dopo la consumazione, il c. veniva piegato tre volte, ponendo verso l'interno le due estremità in modo che "né l'un capo né l'altro apparissero fuori". I liturgisti medievali videro simboleggiata la divinità di Cristo che non ha principio né fine, ma il motivo stava piuttosto nella preoccupazione che i minuti frammenti eucaristici ivi rimasti non avessero a cadere in luogo profano; per questo motivo la conservazione e lavatura del c. impose sempre religiosa attenzione; e nel sec. IX esiste già la prescrizione di non mandare al bucato c. prima che siano stati lavati almeno una volta da un sacerdote, un diacono o suddiacono. Le prescrizioni di Cluny in proposito sono minuziose e curiosissime. Si conoscono c. molto ornati, ma l'odierna legislazione permette soltanto i lini damascati, qualche ricamo agli angoli, una piccola croce al centro senza rilievo; gli orli possono essere ornati di pizzi. Viene portato all'altare entro una borsa che segue le regole dei colori. liturgici.
Bibl.: G. Braun. I paramenti sacri, trad. it., Torino 1914, p. 184-88; C. Callewaert, De Missalis Romani liturgia, sez. 1ª, Bruges 1937, nn. 433. 437, 438.
Enrico Cattaneo
da Enciclopedia Cattolica, IV, Città del Vaticano, 1950, col. 598
CORPORALE - Il S.mo C. conservato nel duomo di Orvieto.