Messe latine antiche nelle
Venezie
Venezia | Belluno
| Bolzano | Gorizia
| Mantova | Padova
| Pordenone | Treviso
| Trieste | Udine
| Verona | Vicenza
| Vittorio Veneto
Enciclopedia Cattolica
voce Pallio
PALLIO. - È una benda di lana bianca larga 4-6 cm., contraddistinta da 6 croci di seta nera, girata intorno alle spalle, con i due lembi pendenti l'uno sul petto; l'altro sul dorso, ornata da 3 spille gemmate (aciculae) sul petto, sul dorso e sulla spalla sinistra.
È insegna liturgica d'onore e di giurisdizione, riservata al papa e agli arcivescovi metropoliti. Entra 3 mesi dalla sua consacrazione o conferma, il metropolita deve domandare al papa il p.; questo obbligo data dalla seconda metà del sec. IX. La consegna o l'imposizione del p. si fa a. Roma dal primo cardinale diacono; fuori di Roma, nella sede metropolitana, dal vescovo incaricato, dopo la Messa solenne e dopo che l'arcivescovo metropolita ha emesso il giuramento di fedeltà (fino dal sec. XI, invece, dopo la professione di fede). Il metropolita porta il p. soltanto nelle Messe pontificali della sua chiesa e in quelle della sua provincia nei giorni fissati dal Pontificale Romanum (l. I, tit. XIV, n. 10), nelle feste della Immacolata e di s. Giuseppe, aggiunte da Leone XIII, e nella ordinazione, consacrazione, ecc. È un'insegna personale, e non si può prestare ad un altro; se un arcivescovo è trasferito ad un'altra sede metropolitana ne deve domandare uno nuovo. Il papa, rivestito di supremo potere e piena giurisdizione, lo porta sempre nelle Messe solenni e dappertutto.
E fatto con la lana di 2 agnelli bianchi benedetti il 21 genn. nella basilica di S. Agnese (v. Benedizione degli Agnelli). Ai primi Vespri dei ss. Pietro e Paolo i nuovi p. vengono benedetti dal papa e sono conservati in una cassetta d'argento dorata presso la Confessione e tomba di S. Pietro, onde consegnarli ai metropoliti.
Già le più antiche rappresentazioni del p. nel famoso avorio di Treviri, in una processione con reliquie (metà del sec. V) e più chiaramente nella figura del vescovo Massimiano nel musaico di S. Vitale di Ravenna (prima metà del sec. VI) lo mostrano in forma di sciarpa intorno alle spalle, le due parti pendenti dalla spalla sinistra. Dalla metà del sec. IX i due capi cominciano a pendere, fermati con due spille, esattamente nel mezzo del petto e del dorso; una terza spilla lo fissa sulla spalla sinistra. In seguito invece delle spille v'è una cucitura fissa; le 3 spille rimasero decorative. I due capi, prima di una considerevole lunghezza fino al ginocchio, vengono accorciati dopo il sec. XV alla forma attuale (del sec. XVII). L'ornato del p. con la croce, già iniziato nel musaico ravennate, aumenta nell'epoca carolingia; nel medioevo (Innocenzo III) è di colore rosso. Il p. dell'arcivescovo di Colonia Clemente Augusto (m. nel 1761) aveva 2 croci nere e 6 rosse. Da principio il p. venne considerato proprio del papa; i vescovi e gli arcivescovi lo portavano solo per sua concessione. Questa concessione data dal sec. VI; il papa Simmaco ne diede il privilegio a s. Cesario d'Arles nel 513.
Sull'origine del p., recentemente T. Klauser segue la tesi del Duchesne, e cioè che si tratta di un indulto imperiale; altri lo fanno derivare dall'antico mantello dei filosofi simile alla toga contabulata ripiegata (lorum). Braun invece vi vede una imitazione del greco omophorion, divenuto nell'Occidente insegna propria del solo papa, mentre per tutti i vescovi dell'Oriente è una insegna liturgica.
Bibl.: H. Grisar, Das römische Pallium, in Festschr. zur 1100-jähr. Jubelfeier des Campo Santo, Friburgo in Br. 1897; J. Braun, Die liturg. Gewandung im Occident und Orient nach Ursprung und Entwicklung, Verwendung und Symbolik, ivi 1907, p. 656 sg.; id., Handbuch der Paramentik, ivi 1912, pp. 164-72, vers. it., I paramenti sacri, Torino 1914, pp. 129-35; L. Duchesne, Origines du culte chrétien, V ed., Parigi 1925, pp. 404-10; M. Righetti, Man. di stor. liturgica, I. II ed., Milano 1950, pp. 524-30; T. Klauser, Der Ursprung der bischöfl. Insignien und Ehrenrechte, Krefeld s. a., pp. 17-19, 25 (n. 23-36).
Pietro Siffrin
da Enciclopedia Cattolica, IX, Città del Vaticano, 1952, coll. 646-647
PALLIO - Pio XII con fanone e p. I tre spilloni (aciculae o spinulae), ornati di pietre preziose e posti davanti, dietro e sulla spalla sinistra, hanno ora
una funzione puramente ornamentale.
PALLIO - 1 . Modo di portare il p. nell'antichità. Musaico dell'epoca
di Onorio I (6z5-38) - Roma. basilica di S. Agnese
2. Modo di portare il p. nel tardo medioevo. Miniatura del codice fatto eseguire
dall'arciv. di Treviri, Cuno von Falkenstein (8 marzo 1380) - Treviri, Tesoro del Duomo, cod. n. 66 (da P. Weber, Der Domschatz zu Trier, Augsburg-Colonia 1928, tav. 16).
3. Modo attuale di portare il p.