Messe latine antiche nelle
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Rassegna stampa
CORMÒNS
San Giovanni, celebrata la messa
CORMÒNS. Domenica scorsa ha avuto luogo nell'antica chiesa di San Giovanni, a Cormòns, la celebrazione della messa solenne in rito romano antico, promossa dagli "Amici del borgo" con l'associazione "Fulcherio Ungrispach" e il coordinamento di "Una voce" delle Venezie.
L'iniziativa è stata ideata per contribuire alla valorizzazione di un prezioso gioiello dell'arte sacra medioevale dell'Isontino, caro ai cormonesi, ma forse ancora non troppo conosciuto come meriterebbe; si è voluto scegliere la festa esterna dei santi Ermacora e Fortunato, proclamati di recente patroni della regione, cercando un collegamento con le antiche radici della fede. Evento centrale la celebrazione liturgica, a cui ha partecipato un gran numero di fedeli - provenienti anche da altre parti d'Italia - molto superiore alle aspettative iniziali: molti di essi hanno dovuto accontentarsi di seguire la funzione fuori di chiesa.
Un elemento attrattivo è stato probabilmente determinato dalla scelta dell'antico rito tradizionale, quello caduto in disuso dopo l'introduzione del nuovo ordine liturgico promulgato dal Papa Paolo VI, senza peraltro essere stato mai formalmente abolito: la solennità della cerimonia, il fascino del canto gregoriano alternato alle melodie della messa polifonica barocca di Lotti - eseguiti con fine interpretazione dalla schola cantorum di San Martino al Tagliamento e dal coro "Alabarda" di Trieste - hanno agevolato l'intimo raccoglimento dei fedeli intervenuti, i quali hanno seguito con attenzione le riflessioni proposte, all'omelia, dal don Ivo Cisar Spadon, del clero pordenonese.
da "Messaggero Veneto" Gorizia, 14 luglio 2005
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