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Rassegna stampa
Mariano. Presente soprattutto tanta gente comune che il parroco aveva avuto modo di incontrare in molti paesi
Una folla per l'ultimo saluto a don Lotti
Stracolma la chiesa di Corona dove l'arcivescovo ha celebrato il rito funebre
MARIANO. Una folla numerosa e commossa ha partecipato ieri mattina, a Corona, al funerali di don Antonio Lotti, parroco del paese dal 1979, deceduto improvvisamente, giovedì scorso, all'età dl 77 anni. La chiesa parrocchiale era stracolma e non è riuscita a contenere le migliaia di persone intervenute per l'estremo saluto a un sacerdote mite, semplice e molto amato che fatto la storia della comunità. La funzione funebre è stata presieduta dall'arcivescovo di Gorizia, monsignor Dino De Antoni, coadiuvato da fra Enzo Poiana, rettore della basilica del Santo di Padova, e da numerosi sacerdoti del presbiterio diocesano.
Presenti anche numerosi prelati del Sovrano militare ordine di Malta, al cui interno don Antonio ricopriva un'importante carica, e diverse altre autorità religiose. In prima fila i familiari di don Antonio, tra i quali il fratello Francesco, la sorella Felicita e i nipoti Anna e Pietro. Sono intervenute anche le autorità con il sindaco di Mariano, Cristina Visintin, diversi sindaci della provincia, i rappresentanti delle associazioni di Mariano e Corona e del Rotary club di Monfalcone.
Era presente soprattutto tanta gente comune: i parrocchiani e fedeli che ha avuto modo d'incontrare nei paesi dove ha svolto la sua missione pastorale, Saciletto di Ruda, Villesse, Mariano e per quasi trent'anni Corona, conquistando il cuore di tutti. L'arcivescovo, monsignor De Antoni, ha messo in risalto la nobiltà d'animo di don Antonio e la stima che ha saputo conquistarsi in tanti anni di ministero con la molteplicità d'incarichi svolti. È stato un maestro molto amato e un sacerdote sempre vicino alla sua gente e alla sua comunità, che era solito definire "piccola sposa tanto amata".
Nel corso della cerimonia funebre è stata letta una lettera dell'arcivescovo prelato dell'ordine di Malta, monsignor Angelo Acerbi, che non è potuto essere presente alle esequie e che ha ricordato con grande commozione la figura del sacerdote scomparso. Dopo la lettura del testamento spirituale di don Antonio, ha preso la parola il sindaco di Mariano, Cristina Visintin, che ha parlato di don Antonio come un padre, amico e fratello sempre attento ai bisogni di tutti e specialmente dei giovani e degli anziani.
"Tutti - ha rimarcato il primo cittadino - lo ricorderemo nel nostro cuore per le sue profonde umanità e saggezza". Un rappresentante del gruppo giovanile di Corona ha ricordato il suo amato parroco con grande affetto per il forte legame che ha saputo instaurare con i giovani trasmettendo loro valori e ideali che non saranno dimenticati. Il membro del consiglio pastorale ha sottolineato che rimarrà il ricordo di una persona piena di risorse e dei tanti giorni trascorsi assieme.
Il suo sorriso rappresentava la speranza che mai si spegnerà. Al termine della funzione religiosa don Antonio è stato sepolto, com'era nei suoi desideri, nel cimitero di Corona.
Marco Silvestri
da "Messaggero Veneto", 28 giugno 2009
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