Messe latine antiche nelle
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Lettera del card. Medina Estévez
a Una Voce-Firenze"Il messale di san Pio V non è abrogato"
Città del Vaticano, il 21 maggio 2004
N. 648/04
Signore
Dante PASTORELLI,
"Una Voce"
Via F.lli Bronzetti, 14
50137 F i r e n z e
Signor Pastorelli,
ho letto con interesse il Bollettino da Lei curato, Anno III, n. 1, Gennaio-Giugno 2004, il cui titolo è "La Santa Messa è vero Sacrificio". Il tema mi ha interessato dal tempo di miei studi di teologia, così che ho scelto come tema della mia tesi di Laurea "La nozione di sacrificio in S. Tommaso di Aquino".
Nel leggere il citato bollettino mi sono meravigliato di non trovare tra le abbondanti citazioni né i nn. 47-49 della Costituzione sulla S. Liturgia del Concilio Vaticano II, né i nn. 1556-1372 e 1409-1410; 1414 e 1419 del Catechismo della Chiesa Cattolica, documento che si deve annoverare tra gli atti del Magistero ordinario del Sommo Pontefice.
Ribadisco il mio personale pensiero nel senso che non è provata l'abrogazione del Messale di San Pio V, e posso aggiungere che nel Decreto, da me firmato, con la promulgazione della IIIa edizione tipica del Messale Romano, non c'è alcuna clausola di abrogazione della forma antica del Rito romano. Dico "della forma antica" perché non ci sono due "Riti Romani", bensì due "forme" di questo Rito, il quale ha una sostanziale unità. E poi posso aggiungere che l'assenza di qualsiasi clausola di abrogazione non è casuale, né frutto di dimenticanza, ma voluta.
Nello studio che commento sarebbe stato utile sottolineare che il Sacrificio eucaristico è relativo a quello della Croce, il quale è assoluto e non moltiplicabile come tale. La parola "rinnovare" può avere un senso corretto, ma qualcuno potrebbe capirla come "fare di nuovo", "moltiplicare", "rifare" ciò che non sarebbe consono né con diversi testi della lettera agli Ebrei ("eph'apax"), né con il noto testo del Concilio di Trento. Comunque, cerchiamo di esprimere con le nostre povere parole e concetti ciò che è ineffabile. Detto quanto precede non si deve dubitare dell'ortodossia del Messale Romano promulgato dal Papa Paolo VI.
Dev.mo nel Signore Gesù,
Jorge A. Card. Medina Estévez
pubblicato in "Una Voce Dicentes" III 2, 2004, p. 2
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