Messe latine antiche nelle
Venezie
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SACRAMENTUM CARITATIS: CARD. SCOLA, LA MESSA IN LATINO NON È "IN CONTRASTO" CON LA RIFORMA LITURGICA DEL CONCILIO
"Nella storia della Chiesa non è mai successo che l'introduzione di un nuovo rito abbia coinciso con l'abolizione del rito precedente". Lo ha detto il card. Angelo Scola, patriarca di Venezia, rispondendo alle domande dei giornalisti nel corso della presentazione della "Sacramentum caritatis". Interpellato in merito a un possibile uso universale del rito e del messale di Pio V, Scola ha affermato: "Che ci sia in atto un ripensamento in relazione al rito di Pio V lo ho appreso dalla stampa. È una questione, comunque, che va considerata con estrema attenzione: sarebbe una contraddizione in termini, se l'azione liturgica diventasse un principio di divisone nella Chiesa". Ciò che la nuova esortazione apostolica dice, invece, a proposito di "un uso più normale" della lingua latina, per Scola "può contribuire a sanare eventuali incomprensioni o difficoltà". A Venezia, ad esempio, ha informato il patriarca, "il card. Cè da parecchi anni ha concesso di celebrare ogni domenica l'Eucaristia in latino, con grande correttezza ed enorme rispetto, e non c'è nessuna tensione tra clero e popolo". "Non si può tacere la decisiva importanza della riforma liturgica del Concilio", ha concluso Scola, ricordando che "l'introduzione al rito di Paolo VI, ha bisogno di decenni di assestamento".
da "SIR", 13 marzo 2007
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