Normalissimo? Guardiamo i fatti
Interessante intervista del rettore del Seminario teologico di Bolzano, il quale sembra - come si suol dire - non sapere che pesci prendere davanti al messaggio del Santo Padre a Una Voce-Bolzano per le messe antiche celebrate la settimana scorsa. Di cose strane ce ne sono parecchie, e anche contraddittorie e inesatte. Per esempio, tutti sanno che a Spinga in Val Pusteria (rectius Val d'Isarco) la messa secondo l'antico rito c'è tutti i giorni, e non "ogni tanto". E che cosa vuol dire che i fedeli che si richiamano a questo rito "sono in qualche modo legati alla nobiltà"? Ma lo sa o no don Golser che l'anno scorso 800 fedeli a Bolzano hanno firmato per la messa antica tutte le domeniche e il vescovo Egger gli ha risposto di no perché pregiudicherebbe la "unità del popolo di Dio" (lettera 18 ottobre 2004 Prot. 880/04)? Davanti a questo, che cosa intende dire Golser affermando che "l'attività della Confraternita (sic) san Pietro è normalissima"? Se così fosse, non sarebbe normale dire una messa tridentina regolare ogni domenica anche a Bolzano?
_______________________
L'INTERVISTA
Golser: "Il rito tridentino? Perfettamente nelle regole"
Per il rettore del "teologico" la funzione
pre conciliare è usata da fedeli dell'antica nobiltà
BOLZANO - Karl Golser, rettore del seminario teologico della Diocesi di Bolzano, non ha difficoltà nell'indicare le differenze tra il rito tridentino e quello post concilio vaticano II, per la celebrazione della Santa Messa.
"È importante precisare, intanto, che si tratta di una messa valida anche se oramai nelle consuetudini della Chiesa cattolica viene celebrata solamente in pochissime occasioni. Certamente vi sono alcune differenze soprattutto nelle letture eucaristiche, molto più ricca quella attuale, ma soprattutto con una maggiore partecipazione da parte dei fedeli. Lo spirito della riforma del concilio vaticano II era stato quello di rendere più accessibile ai fedeli la santa messa".
Il rito ante-concilio come si sviluppava?
"La santa messa si svolgeva sostanzialmente in latino. L'inizio prevedeva una preghiera eucaristica. Molto spazio era lasciato alla parte dogmatico. Il sacerdote celebrava con le spalle all'assemblea dei fedeli che partecipava solo con la recita del rosario. Anche oggi, comunque, vengono celebrate messe in latino, soprattutto quelle cantate, ma si tratta di celebrazioni che seguono lo svolgimento attuale. Nella messa prima del concilio vaticano II solo l'omelia veniva fatta nella lingua madre dei fedeli. A Renon nelle due celebrazioni l'omelia è stata pronunciata in tedesco".
Si svolgono ancora in Alto Adige celebrazioni secondo il rito tridentino?
"In qualche chiesa dove vi sono parroci molto anziani che quando debbono celebrare la messa m latino fanno ricorso al rito tridentino, ma perché non ne conoscono altri. So che a Spinga in Val Pusteria ogni tanto si svolgono celebrazioni di questo tipo".
Nulla a che vedere con Levebvre?
"Il movimento levebvriano è stato seguito con attenzione dalla Chiesa perché si sperava che potesse rientrare. Per questo il santo padre nominava un cardinale incaricato appunto di seguire lo sviluppo della situazione".
Anche Papa Benedetto XVI aveva ricevuto questo incaricato?
"Certamente, ma l'attività della Confraternita san Pietro è normalissima e si svolge soprattutto in alcune diocesi dell'Austria, come nel salisburghese".
Chi sono i fedeli che si richiamano al rito tridentino?
"Sono dei fedeli che appartengono e che sono in qualche modo legati alla nobiltà che intengono così mantenere vive le tradizioni e le antiche vestigia della Chiesa. Questo lo si nota anche quando si vedono i sacerdoti che indossano sempre la veste talare".
Come si inquadra questo pseudo movimento nella attuale Chiesa cattolica?
"Vi sono molti riti anche all'interno della Chiesa cattolica, basti pensare ai vari riti della Chiesa ortodossa ed al rito ambrosiano".
E.B.
da "Corriere dell'Alto Adige", 29 maggio 2005
LINK UTILI
