Messe latine antiche nelle
Venezie
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IL TESTO DEL RIFIUTO DELLA MESSA ANTICA DEL 18 OTTOBRE 2004
Bolzano, mons. Egger
contro il Papa?
Dopo il messaggio di Benedetto XVI che benediva la celebrazione di messe latine antiche nella diocesi di Bolzano-Bressanone, e le dichiarazioni alla stampa di membri del clero bolzanino, quali il rettore del seminario Karl Golser secondo cui il rito tridentino è perfettamente nelle regole (cfr. Corriere dell'Alto Adige, 29 maggio 2005), pubblichiamo il testo della lettera (Prot. nr. 880/04) indirizzata lo scorso ottobre al responsabile di Una Voce-Bolzano Enea Capisani, in risposta a una petizione con centinaia di firme che chiede la celebrazione della messa antica a Bolzano le domeniche e le feste di precetto. Come si vede il Vicario generale, a nome del Vescovo mons. Wilhelm Egger O.F.M. Capp. ha denegato ai cristiani il loro buon diritto senza alcuna giustificazione, con affermazioni del tutto contrarie a quanto stabilito dalla Santa Sede e ai sentimenti di Benedetto XVI. L'unità del popolo di Dio non è lesa dalla celebrazione di una messa domenicale in diocesi secondo l'antico messale, questo testualmente affermava il Santo Padre quando era prefetto della Dottrina della fede nel discorso del 24 ottobre 1998: "la presenza dell'antica liturgia non turba né rompe l'unità delle diocesi, ma è invece un dono destinato a rafforzare il Corpo di Cristo, del quale siamo tutti i servitori". Mons. Egger, evidentemente, ha pensato e continua a pensare l'esatto contrario, o no?
BISCHÖFLICHES ORDINARIAT BOZEN-BRIXEN
CURIA VESCOVILE DI BOLZANO-BRESSANONE
ORDINARIAT DL VESCUL DE BULSAN-PERSENON
Generalvikar
Sig.
Enea Capisani
Via Capri 7/2
39100 BozenBolzano, il 18 ottobre 2004
Prot. nr. 880/04Egr. Signor Capisani,
il Vescovo ha ricevuto la Sua lettera del 1° ottobre in cui Lei per l'associazione "Una Voce" di Bolzano gli chiede di voler concedere la possibilità di assistere ad una messa festiva secondo il Missale Romanum di S. Pio V°.
La risposta del Vescovo è chiara: Non concede l'indulto richiesto. Uno dei motivi per questa decisione sta nel fatto che non si vede la necessità di dare un simile permesso, perché finora non ci risulta l'esistenza di un certo numero di persone che chiedono questa concessione. L'unità del popolo di Dio nella celebrazione liturgica e dei misteri della nostra redenzione è un valore assai importante e decisivo per la chiesa locale per non permettere facilmente delle eccezioni.
Con distinti saluti
Josef Matzneller
Vicario Generale
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Inserito il 31 maggio 2005
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