Messe latine antiche nelle
Venezie
Venezia | Belluno
| Bergamo
| Bolzano | Brescia | Gorizia
| Mantova | Padova
| Pordenone | Treviso
| Trieste | Udine
| Verona | Vicenza
| Vittorio Veneto
La setta di Benedetto
Una messa tridentina di requiem è stata cantata in suffragio di una Defunta legata all'antico rito a Medicina, nell'archidiocesi di Bologna, il 28 aprile 2008 alla chiesa di S. Anna dell'Osservanza. Ne dà notizia in modo sostanzialmente corretto, foto e dovizia di particolari, il Carlino del 30 aprile. Inesatti i titoli del pezzo di Matteo Radogna e l'indicazione "I fedeli si spaccano", contraddittori del resto anche col contenuto del pezzo medesimo. In realtà il "no" è stato piuttosto di alcuni parroci, mentre lo stesso quotidiano ha rilevato che la "chiesa era gremita di fedeli" (circa 250): quindi spaccatura non c'è stata e l'azione di dissuasione del parroco di Portonovo don Giancarlo Martelli non ha avuto granché di effetto. Abbiamo appreso, cosa che il Carlino non dice, che questo don Martelli avrebbe detto ai suoi parrocchiani di non andare a questa messa perché organizzata da una setta. Alcuni tra coloro che hanno partecipato alla messa tridentina in suffragio di Irene Rosa Colizzi avrebbero voluto comunicare al sig. Parroco: sì, siamo della setta di Benedetto XVI...
Fabio Marino
____________________
Messa in latino È polemica
Il no di alcuni parrocchiani
di MATTEO RADOGNA
- MEDICINA -
FEDELI in rivolta perché un parroco invita a non partecipare alla messa in latino. Un boicottaggio che non è riuscito alla luce della folla che l'altra sera, ha partecipato alla funzione nella chiesa di Medicina, a fianco dell'ex ospedale. All'uscita, molte persone hanno criticato l'atteggiamento del sacerdote della frazione Portonovo. Tutto è iniziato quando un gruppo di fedeli, guidati dal professore Alessandro Bini, ha raccolto oltre 200 firme per chiedere che dopo 50 anni dall'ultima messa in latino, ne venisse celebrata una per onorare la memoria di Irene Rosa Colizzi. Il parroco di Medicina don Marcello Galetti non ha dato subito il via libera rimandando la decisione alla curia. Così a marzo, è stata sottoscritta una petizione inviata al cardinale Carlo Caffarra. Dopo aver ricevuto la missiva, l'arcivescovato ha dato il benestare. Ma poi l'altra sera, è scoppiata la polemica perché "per amore di verità - spiega Bini - vorrei sottolineare che il parroco della frazione Portonovo ha sconsigliato ai fedeli di partecipare alla celebrazione; mentre don Marcello, parroco di Medicina, pur non avendo dato subito l'assenso, si è reso disponibile collaborando con padre Stefano Maria Greco che ha celebrato la funzione". Don Marcello, raggiunto telefonicamente, getta acqua sul fuoco: "È stata semplicemente inviata una richiesta alla curia che ha autorizzato la messa". L'obiettivo di Bini non era quello di sollevare una polemica: "Era da tempo che volevamo onorare questa benefattrice di Medicina. Irene Rosa Colizzi era una persona molto legata alla tradizione, non si è visto modo migliore di onorarla se non con una messa secondo il rito tridentino. Una possibilità resa possibile dalla recentemente enciclica papale 'Motu proprio' di Benedetto XVI che permette di riproporre la messa detta di San Pio V".
Ma in chiesa regna la pace
Folla al rito tridentino
di MARIO REBESCHINI
- MEDICINA -
LA CHIESA di Sant'Anna dell'Osservanza era gremita di fedeli di tutte le età. Almeno duecento persone, arrivate per ricordare con una messa nell'antico rito tridentino Irene Rosa Colizzi, scrittrice, storica, ricercatrice e consigliere comunale, scomparsa due anni fa. La messa tutta in latino aveva preoccupato religiosi e fedeli. Ma quando padre Stefano Maria Greco, giovane benedettino, ha iniziato la messa rivolto verso l'altare indossando gli antichi paramenti neri e girandosi solo per salutare i fedeli con Dominus vobiscum, la tensione si è stemperata. Era solo una messa in latino, quella che Benedetto XVI, con motu proprio, locuzione latina che significa 'di sua iniziativa'. La messa voluta dagli amici e parenti per Irene Rosa Coalizzi era solo un omaggio all'attenzione che Rosa aveva per le tradizioni.
La ricorda il nipote Vincenzo Colizzi. "Mia zia era molto amata nel paese. Era scrittrice, storica e ricercatrice. Per oltre 30 anni è stata consigliere comunale, per 40 amministratrice della Cooperativa lavoratori cristiani e del patronato delle Acli. Nel 1962 fondò l'Azione missionaria per aiutare in qualunque modo i paesi sottosviluppati dell'Africa e dell'America latina". La messa durata oltre un'ora, ha avuto molti momenti di preghiera silenziosa del sacerdote, silenzi che i fedeli prima del Concilio vaticano II, colmavano recitando il rosario per conto loro. Finita la messa, fuori dal piazzale della chiesa tanti i commenti. "Bella, mi è piaciuta, quanti ricordi!", dice una signora con i capelli bianchi. Gli risponde una fedele con occhiali spessi e la bicicletta: "Io non ho capito niente. Mi sono quasi addormentata".
da "Il Resto del Carlino", 30 marzo 2008
ARTICOLI CORRELATI
MEDICINA. Messa per Irene (Il Resto del Carlino, 27 aprile 2008)
LINK UTILI
Chi siamo | Agenda | Messe | Calendario | Documenti | Liturgia | Dottrina | Sollemnia | Libri | Rassegna stampa | Archivio | Link | Email | Home
Inserito il 3 maggio 2008
© 2001-2010 Coordinamento di Una Voce delle Venezie. All Rights Reserved.