Messe latine antiche nelle
Venezie
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Vittorio Veneto, gennaio 2001, corsivo dell'Azione contro la messa
Alla fine del 2000 un folto gruppo di cristiani vittoriesi chiedeva la messa latina antica ogni domenca e festa di precetto, in applicazione della Quattuor abhinc annos e del Motu propio Ecclesia Dei al vescovo mons. Magarotto. Veniva anche organizzata dal Coordinamento di Una Voce delle Venezie una seguitissima conseguenza sulla messa latina antica tenuta dal prof. don Ivo Cisar.
Il settimanale diocesano L'Azione del 24 dicembre 2000, diretto da don Giampiero Moret (Gpm), prendeva posizione critica verso la petizione, pur essendo la medesima fatta secondo le disposizioni, le intenzioni e i desideri del Santo Padre: si scandalizzava, inoltre, del patrocinio ottenuto dalla conferenza, come iniziativa culturale, da parte della Regione Veneto e del Comune di Vittorio Veneto. La delegata di Una Voce a Vittorio Veneto, Editta Pirone, inviava al settimanale una rettifica che veniva pubblicata come lettera in L'Azione del 7 gennaio 2001; alla lettera veniva apposto un commento contenente ulteriori confusioni, equivoci, inesattezze ("Le ragioni della Messa in latino. Ma si rischia di perdere di vista l'essenza della messa"). L'Azione, e quindi il suo direttore, nel voler rimproverare i fedeli legati all'antica messa quasi di confonderne l'essenza usava, però, un'espressione ("ricordo reale del sacrificio di Gesù Cristo") imprecisa al punto da far dubitare se essa fosse intesa nel senso in cui la intende la Chiesa o meno.
La dott.ssa Pirone inviava una ulteriore rettifica, rilevando con particolare evidenza questi aspetti, in particolare la confusione dottrinale che l'inesattezza in materia di dottrina eucaristica potrebbe indurre nei lettori del settimanale cattolico. La rettifica era pubblicata, sempre tra le lettere al direttore, l'11 febbraio 2001 con un commento ove Gpm insisteva nel suo atteggiamento negativo, accusando senza fondamento i firmatari di non accettare il messale riformato di Paolo VI, ma mettendo da parte disinvoltamente - e a nostro avviso poco responsabilmente - la questione della precisione dottrinale dell'espressione "ricordo reale" riferito al sacrificio della messa (che cosa insegnaranno al Seminario diocesano sul punto?).
La recente presa di posizione di don Moret nell'editoriale dell'Azione del 29 giugno 2003, che ha suscitato vivaci polemiche, non può non apparire conforme a questi non proprio lodevoli precedenti...
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