Messe latine antiche nelle Venezie
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Errata Corrige

Il quotidiano veronese L'Arena del 7 luglio 2007 ha dato ai suoi lettori con chiarezza ed esattezza  - a differenza di altri quotidiani cittadini - il resoconto della presentazione del nuovo Messale Tradizionale Latino e Italiano , avvenuta al municipio di Verona il giorno precedente, e delle considerazioni in quella sede svolte nell'imminenza della pubblicazione del Motu proprio del Santo Padre. Una sola inesattezza da rilevare, dovuta a un probabile disguido: la messa tridentina alla rettoria di S. Toscana è celebrata dal rettore mons. Bruno Ferrante, anche se è vero che molti cattolici veronesi desidererebbero che don Vilmar Pavesi riprendesse a esercitare il suo ministero sacerdotale nella rettoria.

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RITI RELIGIOSI. I tradizionalisti cattolici esultano per il Motu proprio del Santo Padre e annunciano iniziative

Torna la messa in latino?
"Verona è già pronta"

di Elisa Pasetto

Un messale festivo tradizionale latino con traduzione italiana, nel rito romano antico, ad uso dei fedeli cattolici, stampato in una nuova edizione per la prima volta dopo 45 anni. L'opera, a caratteri e immagini in stile neogotico, pubblicata dalla casa editrice veronese "Fede & Cultura" e dedicata a chi voglia "cogliere ed apprezzare la bellezza liturgica e la profondità del messaggio cristiano", come si legge nella prefazione, è stata presentata ieri a Verona dall'editore e dai rappresentanti di "Una voce internationalis", associazione che da anni si batte per la salvaguardia della liturgia latino-gregoriana in tutto il mondo.

Un giorno particolarmente significativo, quello di ieri, proprio alla vigilia del Motu proprio, il documento con il quale oggi Papa Benedetto XVI liberalizzerà la Santa Messa in latino di rito tridentino, risalente al 1570 e accantonata nel 1969 dalla riforma liturgica di Paolo VI. Messa che, da oggi, non sarà più sottoposta all'autorizzazione del vescovo diocesano, che poteva anche negarla. Basterà, secondo le prime indiscrezioni, che a richiederla sia un certo numero di persone.

E così, anche a Verona, dove la messa secondo il rito tridentino in latino è officiata da 12 anni a Santa Toscana dal sacerdote italo-brasiliano don Vilmar Pavesi, ogni domenica alle 11, sarà possibile, probabilmente, chiederla e ottenerla anche nel resto della settimana.

"Un evento di portata storica che segna un ritorno alla tradizione", ha affermato il consigliere Lorenzo Fontana, che ha promosso l'incontro.

"E chissà che non sia la volta buona - sottolinea Maurilio Cavedini, presidente di Una Voce Verona - per ottenere anche una parrocchia personale, dove celebrare solo messa e sacramenti in rito romano antico".

L'opera presentata ieri comprende l'Ordinario della messa, la Settimana santa, il Proprio delle domeniche e delle feste principali, oltre a un'ampia sezione di canti gregoriani dal Kyrale Romanum. "Una sorta di edizione critica e storica unica - afferma Giovanni Zenone, direttore editoriale di "Fede & Cultura" -, ma che può essere fruita dai fedeli della messa tradizionale anche alla prima esperienza. Vuol essere, insomma, strumento per il "processo di necessaria riconciliazione all'interno della Chiesa", di cui parla Papa Ratzinger, e al contempo mezzo per tramandare un patrimonio irrinunciabile della Chiesa Cattolica".

Non solo una soddisfazione per i "nostalgici", quindi, ma un'opportunità per tutti i fedeli, secondo i curatori dell'opera. Niente di più lontano dalle perplessità di alcuni, timorosi che la presenza di due riti liturgici incrini l'unità delle chiese nazionali, togliendo autorità ai vescovi locali, e significhi un rifiuto dell'evento conciliare.

"Considero importante che si diffonda tale strumento - ha commentato il cardinale Dario Castrillon Hoyos, presidente della Pontificia Commissione Ecclesia Dei, istituita nell'88 da Giovanni Paolo II per favorire il ritorno nella Chiesa degli scismatici tradizionalisti seguaci dell'arcivescovo Marcel Lefebvre -, che viene incontro alle necessità di molti laici e giovani sacerdoti".

 

da "L'Arena, 7 luglio 2007

 

 

DOCUMENTI

Benedetto PP. XVI, Motu proprio Summorum Pontificum

Benedetto PP. XVI, Lettera ai Vescovi in occasione della pubblicazione del Motu proprio Summorum Pontificum sull'uso della liturgia romana anteriore alla riforma effettuata nel 1970

ARTICOLI CORRELATI

È disponibile il Messale Festivo Latino e Italiano. Prefazione del card. Darío Castrillón Hoyos

 

 

 

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Inserito l'11  luglio 2007

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