Un gruppo di fedeli di Recco e
dei Golfi Tigullio e Paradiso sulla Riviera di
Levante, appartenenti all'archidiocesi di Genova,
il 31 luglio 2002 ha indirizzato una petizione a
S. Em.za il card. Dionigi Tettamanzi arcivescovo
di Genova (ora arcivescovo eletto di Milano), per
chiedere al proprio Pastore "che venga loro
concesso l'uso del Messale Romano del 1962 le
domeniche e le feste di precetto, oltre che in
occasione di particolari ricorrenze
particolarmente care alla devozione dei
cristiani, in una chiesa di Recco.
La richiesta è stata motivata
in base a quanto stabilito dal Santo Padre nel
Motu proprio Ecclesia Dei n. 6c e 5c,
da Lui ribadito nel suo discorso ai membri della
Fraternità Sacerdotale San Pietro il 26 ottobre
1998. I fedeli firmatari della petizione hanno
pure ricordato come all'inizio dell'anno il Santo
Padre ha accolto con somma benignità e carità i
sacerdoti della Società San Giovanni Maria
Vianney di Campos (Brasile), concedendo a loro e
ai loro fedeli l'uso del Messale Romano del 1962
e di tutti i libri liturgici antichi: ciò
rappresenta "un illuminante esempio su come
trattare tutti coloro che nel mondo intero
guardano legittimamente all'antica liturgia
romana come elemento fondante della loro
spiritualità".
I cristiani di Recco si sono
rimessi con grande speranza "al giudizio di
Pastore e di Padre della chiesa che è in Genova"
del card. Tettamanzi.