Messe latine antiche nelle Venezie 
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IL 12 OTTOBRE NELLA CHIESA DI S. PIETRO

A Luras messa di requiem nel 30º di don Ivo Cisar

 

Il 12 ottobre 2005 nella chiesa di S. Pietro a Luras, diocesi di Tempio-Ampurias, a cura di nostri amici, è stata cantata una messa di requiem in suffragio di don Ivo Cisar, nel trigesimo della scomparsa. La messa è stata seguita dall'assoluzione al tumulo.

Il celebrante ha tenuto una breve ma toccante omelia che riportiamo qui di seguito:

 

La vita è breve e passa come un'ombra, come un soffio di vento, come un sogno. Appassisce come un fiore, come l'erba del campo che oggi è, e domani viene buttata nel forno: così è la nostra vita sulla terra e così è il destino eterno dei cattivi, mentre il destino eterno dei buoni è il paradiso.

"Perché la speranza dell'empio è come pula, portata dal vento, come lieve spuma dispersa dalla tempesta, come fumo dissipato dal vento, come il ricordo dell'ospite fugace d'un giorno. Ma i giusti vivranno in eterno, e nelle mani del Signore è la loro ricompensa, e la cura di loro presso l'Altissimo" (Sapienza, 5).

I giusti vivranno con Dio, perché su questa terra per mezzo della grazia e delle loro buone opere, si sono uniti a Dio per partecipare alla Sua vita Divina in modo che quando muoiono vengono elevati al di sopra di questo mondo passeggero e transitorio, questo mondo di corruzione e cambiamenti, di sofferenza e morte per aderire a Lui nel Suo regno fuori del tempo e dei cambiamenti, il Suo regno di pace e di felicità eterna. "E asciugherà Iddio ogni lacrima dai loro occhi, e morte non ci sarà più, né lutto, né  grida non ci sarà più". E non ci sarà più la notte nella città "perché la gloria di Dio, l'ha illuminata, e la sua lampada è l'Agnello" (Ap. 21).

Ma prima devono vivere bene su questa terra, perché la Chiesa non ha mai insegnato che tutti saranno salvati. Ci sarà un giudizio dopo la morte, un giudizio per ognuno, e tutto nella vita di ognuno sarà esaminato: "Verrà messo davanti un libro dove sta scritto tutto ciò che occorre per giudicare il mondo. Quando il Giudice si siederà, apparirà ciò che è nascosto, e niente rimarrà impunito". In questo libro starà scritto tutto ciò che abbiamo  fatto nella nostra vita intera, ogni atto, ogni parola, ogni pensiero (ad eccezione dei peccati che abbiamo già confessati). "Che dirò allora, io misero, quale avvocato invocherò se anche il giusto sarà appena sicuro?" (Dies irae).

Carissimi fedeli, se non abbiamo paura, abbiamo almeno compassione per il nostro amorosissimo Salvatore "Cercandomi Vi siete seduto stanco; mi avete redento con la passione della croce; tanto vostro lavoro non sia vano" (come abbiamo sentito nella Sequenza Dies irae).

Conduciamo dunque una buona vita, con la preghiera, con la partecipazione alla Santa Messa ogni domenica, con il rispetto dei dieci comandamenti, il compimento fedele del nostro stato di vita: i nostri doveri verso le nostre famiglie, riguardanti il nostro lavoro quotidiano; una nuova vita nella quale non soltanto evitiamo il peccato ma anche progrediamo nelle virtù, con l'aiuto della Santa Confessione e della Santa Comunione.

Affinché il Signore Iddio nella Sua infinita misericordia ci trovi degni per ammetterci, con i nostri cari defunti, nel Suo regno di luce, per lodarlo, glorificarlo, e adorarlo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Inserito il 9 settembre 2006

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