Il card. George sostiene la liturgia tradizionale (EWTNews Brief, 14 ottobre 2003)

E Biffi, Tettamanzi, Ruini ... ?

Prendiamo atto con grande soddisfazione dell'importante chiara presa di posizione del Cardinale arcivescovo di Chicago Francis George a favore dei cattolici legati alla messa latina antica - di cui dà notizia CWNews -, che finalmente possano essere messi in grado di soddisfare le loro giuste aspirazioni. Purtroppo ci sembra che da noi ci sia un qualche ritardo nel realizzare le semplici ma valide idee del Presule americano; sarà forse perché i nostri cardinali (Biffi, Tettamanzi, Ruini, ...) pensano tutti a cose "più importanti"?

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Il card. George sostiene
la liturgia tradizionale

Versailles, 14 ottobre (CWNews.com) - Il card. Francis George di Chicago ha dato il suo deciso sostegno al libero uso della liturgia in rito tridentino.

Nella prefazione di un volume edito dal Comitato Internazionale per gli Studi Liturgici (CIEL), il card. George si è riferito al messale di san Pio V come "fonte preziosa per la comprensione liturgica di tutti gli altri riti," e ha dichiarato che la liturgia preconciliare dovrebbe essere "meglio accettata". Il volume del CIEL, un'organizzazione fedele alla liturgia tradizionale con sede a Versailles, è stata pubblicato in Francia.

Parecchi mesi dopo che il card. Darío Castrillón Hoyos ha celebrato una messa tridentina nella basilica romana di S. Maria Maggiore, il card. George ha affermato che nella Chiesa ciò ha rappresentato "un momento di importanza considerevole" per il futuro della liturgia tradizionale e per il CIEL. Ha rilevato che papa Giovanni Paolo II ha parlato più volte della bellezza e della profondità della messa tradizionale.

Un più vasto uso dell'antica liturgia - ha proseguito l'arcivescovo di Chicago - dovrebbe essere qualcosa di più di un "revival nostalgico". L'uso del rito tridentino con il permesso dell'autorità ecclesiastica, ha spiegato, dovrebbe essere incoraggiato, perché l'antica liturgia "appartiene all'intera Chiesa", come componente del patrimonio della fede.

Il prelato americano ha fatto riferimento nella sua prefazione a un prossimo documento del Vaticano sulla normativa liturgica, la cui uscita è attesa per la fine dell'anno per l'inizio del 2004 (una bozza del documento, contenente precise disposizioni per una celebrazione appropriata della liturgia eucaristica, è stata rifiutata dalla Curia romana, apparentemente perché giudicata troppo rigorosa; una versione corretta è prevista a breve). Il card. George ha detto che le nuove norme dovrebbero contribuire ad aumentare la devozione verso l'eucaristia. Ha espresso la speranza che "siamo all'alba di un vero e fruttuoso rinnovamento della liturgia della Chiesa cattolica".

Nel suo scritto, il card. George manifesta il suo sostegno a quei cattolici che sono legati alla liturgia tradizionale. Fa appello, inoltre, ai cattolici che sono stati separati dalla Santa Sede per effetto dello scisma lefebvriano del 1988. I rapporti tra i differenti rami del movimento tradizionalista negli Stati sono in genere più cordiali Uniti che in Europa, ove le tensioni sono più pronunciate. Il card. Jorge Medina Estevez, già prefetto della Congregazione per il culto divino, ha del pari espresso il suo appoggio per il lavoro di CIEL nella promozione della liturgia tradizionale. Il 22 novembre, il prelato cileno celebrerà la messa usando il messale di san Pio V nella parrocchia di S. Cecilia a Roma, nell'ambito delle celebrazioni per il centenario del motu proprio Tra le sollecitudini di san Pio X, dedicato alla musica sacra.

da CWNews 14 October 2003 - Catholic World News Brief . Traduzione nostra.

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Inserito il 15 ottobre 2003