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Nel trigesimo
di Giamberto
Scorzon
1° settembre 1938 – 30 agosto 2018
Il 30
agosto 2018 è mancato a Padova il prof. arch. Giamberto
Scorzon, cofondatore del Coordinamento di Una
Voce delle Venezie. Dopo aver promosso la
richiesta dei cristiani all’Ordinario del luogo e averne ottenuto il
consenso di far dire la messa tridentina alla chiesa di S. Canziano (nota anche come S. Rita), dal 1990 fino
all’anno passato egli ha provveduto con costante presenza a quanto utile e
necessario al regolare svolgimento delle celebrazioni. Colpito dal morbo,
per assicurare la messa anche in futuro, ha promosso il Comitato San Canziano pro Missa Tridentina, continuando a
frequentare le funzioni domenicali e straordinarie fino al 24 giugno 2018,
ultima domenica prima della sospensione estiva. Ci demmo appuntamento a
settembre, per la ripresa delle messe tridentine, ma nel frattempo Giamberto Scorzon è andato in
cielo. Il 1° ottobre, per il trigesimo, il Comitato San Canziano
ha fatto cantare la messa di requiem con assoluzione al tumulo. Prima
dell’assoluzione è stato pronunciato il discorso funebre che sotto
riportiamo. Il Coordinamento di Una Voce delle Venezie
partecipa al lutto.
Dopo una grave malattia sopportata con eroica pazienza e con
incrollabile fede, il professor Giamberto Scorzon circondato dall’affetto dei suoi cari,
sostenuto e corroborato dai conforti religiosi, ha reso l’anima al suo
Creatore con la fede e la speranza nella salvezza che ogni creatura è
chiamata ad avere.
Doverosa è questa solenne preghiera di suffragio che i membri del
comitato pro missa e i fedeli della nostra chiesa di S. Canziano
offrono per quest’anima preziosa che per più di tre decenni si è spesa per
la celebrazione della messa secondo il messale del 1962.
Il professor Scorzon, nello spirito
proprio e più autentico della tradizione, con la forza che gli veniva dalla
preghiera e dall’abbandono alla Provvidenza divina, sentendo sfiorire le
forze, decise di trasmettere il testimonio della messa di S. Canziano confidando nel celeste aiuto e dando a piene
mani fiducia al neo-costituito comitato cui aderì, e che sostenne aprendo financo le porte della sua casa con paterna
benevolenza.
È in questa sede che con infinita gratitudine e mal celata
commozione, siamo a rendere a Giamberto Scorzon il saluto che egli merita, con la messa che
egli ha voluto ininterrottamente celebrata, con le parole che nei secoli
sempre hanno risuonato nei luoghi della fede dei padri, e che nella miseria
dell’umana condizione, sempre sono state di monito e di sicuro conforto.
Così come ci ha preceduto e insegnato la strada della tradizione
cattolica, assicurandoci la celebrazione dei divini misteri e in
particolare del sublime Sacrificio di nostro Signore, anche in questa vita
ci ha mostrato e insegnato la centralità dei valori di pertinacia e
sobrietà cui era indiscutibilmente uso.
Lo affidiamo inoltre specialmente alla Gran Madre di Dio Maria
Santissima, e in particolare alla Vergine di Pompei che in questa Chiesa è
venerata, di cui egli stesso voleva che fosse acceso sempre il lume, perché
con la sua potente intercessione possa assicurarlo alla visione beatifica.
Il presbiterio di S. Canziano com’era
prima
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