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A UN ANNO DALLA MESSA DI DON MONCALERO

Verona, funerale
in rito antico
a S. Toscana

Mons. Carraro dà il permesso di usare
i libri liturgici in vigore nel 1962

 

 

 

La mattina del 27 dicembre 2003 nella Rettoria di S. Toscana in Verona vi sono state le esequie della sig.ra Liliana Patara ved. Montelli, come annunciato sull'Arena del 24 dicembre, in rito latino antico. È stata cantata la messa di requiem con i sacri ministri, seguita dall'assoluzione al feretro e dalle preghiere e dai canti con cui i nostri padri erano accompagnati all'ultima dimora. La tradizione cristiana è tornata a rivivere immutata per la Defunta. Ai congiunti, Una Voce delle Venezie esprime i sensi della propria partecipazione e del proprio cordoglio.

Quasi un anno fa il Vescovo di Verona dava un permesso per funerali in rito latino antico, officiati il 10 gennaio 2003 nella chiesa del cimitero monumentale da don Carlo Moncalero della Fraternità San Pio X fondata da mons. Lefebvre.

Permesso analogo, questa volta per iscritto, mons. Carraro lo ha dato per le esequie del 27 dicembre. Il decreto vescovile, contenuto in una lettera, determinava sia la chiesa funerante, sia il celebrante nella persona di don Stefano Canonico del Clero triestino.

Quest'ultima concessione segna un momento particolarmente importante, nel senso della possibilità per chi lo desidera di far celebrare i propri funerali in forma antica, che dovrebbe essere ormai un dato acquisito, almeno a Verona. Da ricordare l'iniziativa lanciata nello scorso gennaio da Una Voce-Verona che aveva proposto ai propri soci e ai frequentatori di S. Toscana la sottoscrizione di un modulo per disporre per dopo la propria morte le esequie secondo i libri liturgici antichi, dare mandato a persona di propria fiducia di attuarle e chiedere al Vescovo il permesso. L'iniziativa aveva lo scopo di tutelare le ultime volontà di coloro che hanno questo desiderio, dato che le esequie e la messa funebre secondo i libri liturgici antichi, ancora in vigore nel 1962, sono consentite dalla Chiesa. Il permesso di mons. Carraro per il 27 dicembre, dunque, non può che essere guardato con grande soddisfazione.

 

 

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Inserito il 31 dicembre 2003

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