Messe latine antiche nelle
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Monsignor Léon Gromier
Commento del Cæremoniale episcoporum
LIBRO II
CAPITOLO XV
Celebrazione delle feste fra Natale e la Purificazione
In festis a die Nativitatis ad Purificationem, major vel minor sollemnitas servanda, juxta qualitatem festi. In die Circumcisionis Domini Episcopus Missæ intersit, paratus pluviali. In die Epiphaniæ, si poterit, ipse celebret. Hac die festa mobilia prænuntiantur post Evangelium. Servanda ab Episcopo in aliis festivitatibus.
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esta, quæ occurrunt post diem Nativitatis Domini nostri Jesu Christi usque ad diem Purificationis Beatæ Mariæ Virginis, celebrabuntur magis vel minus solemniter, prout Episcopo videbitur, juxta qualitatem festi et consuetudinem loci.
2. In die tamen Circumcisionis Domini, Episcopus debet interesse Missæ, paratus cum pluviali.
3. In die vero Epiphaniæ deberet ipse celebrare, si poterit, quod valde conveniens esset. Quo die, cantato Evangelio, aliquis Canonicus, vel beneficiatus, aut alius, juxta consuetudinem loci, paratus pluviali, ascendet ambonem, vel pulpitum, et ibidem populo publicabit festa mobilia anni currentis in forma, prout in Pontificali Romano.
4. In aliis vero festivitatibus prædictis poterit Episcopus interesse cum cappa, vel prout ipsi melius videbitur, et omnia servabuntur, quæ superius expressa sunt in præcedentibus cap. nempe VIII. hujus lib. II. de Missa sollemni per Episcopum celebranda, et IX. ejusdem libri, de Missa, quæ coram Episcopo celebratur.
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Graduazione delle feste fra Natale e la Purificazione. Alla messa della Circoncisione il vescovo farà assistenza in piviale. All'Epifania, se possibile, celebrerà pontificalmente. In questo giorno si annunciano le feste mobili dopo il vangelo. Celebrazione delle altre feste.
1. Le feste che cadono fra Natale e la Purificazione saranno celebrate più o meno solennemente, tenuto conto del giudizio del vescovo, della qualità della festa, della consuetudine del luogo.
2. Il giorno della Circoncisione il vescovo deve fare assistenza alla messa in piviale.
3. Il giorno dell'Epifania farà il possibile per celebrare pontificalmente. Questo giorno un beneficiato in cotta e piviale bianco salirà all'ambone, o in altro luogo atto al canto del vangelo, e ivi canterà la pubblicazione delle feste mobili dell'anno corrente, secondo la formula data dal Pontificale. (Durante la pubblicazione il vescovo e il coro stanno in piedi come al vangelo.) Ai mattutini dell'Epifania il primo salmo del terzo notturno si canta come all'inizio dei mattutini nel tempo ordinario, tutto il clero sta in piedi; l'antifona Venite, adoremus eum, etc. a modo d'invitatorio è cantata dai due cantori in mezzo al coro; il clero la ripete dopo i versetti del salmo, che sono cantati e distribuiti dai due cantori come li dà il Breviario.
Il testo latino attribuisce l'annuncio delle feste mobili a un canonico, o a un beneficiato, o a un altro secondo consuetudine. Contrariamente a parecchi, noi lo attribuiamo a un beneficiato. Infatti questo numero copia il nuovo Pontificale romano che precedette di quattro anni la pubblicazione del Cæremoniale episcoporum (in seguito C. E.). Ora quest'ultimo migliora sensibilmente l'economia capitolare, eleva la condizione dei canonici che secondo P. Grassi si mettevano ancora in ginocchio davanti al vescovo. Annunciare le feste mobili non conviene ai canonici di una catte-
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drale quanto non conviene che cantino la passione; lo si vedrà a suo luogo. I canonici sono un po' i cardinali del vescovo. Un canonico non è adatto a fare di tutto.
4. Alle altre feste in questione, il vescovo potrà fare assistenza pontificale in cappa o in piviale, o soltanto essere presente in cappa.
Il C. E. avrebbe qui una buona occasione per ricordare che i due giorni dopo Natale hanno esattamente la stessa solennità esterna dei due giorni dopo Pasqua e dopo la Pentecoste (l. 2, c. 3, n. 17).
da: L. GROMIER, Commentaire du Cæremoniale episcoporum, Paris, La Colombe, 1959, pp. 254-255, traduzione italiana di Fabio Marino.
LINK UTILI
Mons. Léon Gromier, Commento del Caeremoniale Episcoporum - Introduzione
Mons. Léon Gromier, Commento del Caeremoniale Episcoporum - I 29 Messa letta celebrata dal vescovo
Inserito il 28 dicembre 2010
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