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Messe latine antiche nelle Venezie
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Andrea Adami da Bolsena, Osservazioni per ben regolare il Coro de i Cantori della Cappella Pontificia > Parte Prima > Cap. XLI.

 

 

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Prima Domenica dell'Avvento.
Cap. XLI.

 

La Messa, che si canta in tal giorno in Cappella da un Vescovo assistente vą regolata come le altre ordinarie. Sermoneggia il P. Procuratore Generale de' Domenicani. All'Offertorio vi č il Mottetto Salvatorem expectamus del Palestrina al libro 160. carte 2. con seconda parte, che sempre si suol dire.

L'ultimo Agnus Dei dovrą durare fin tanto, che il Celebrante abbia accomodato il Venerabile, e purificato la prima

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volta il Calice, e poi si dirą il Communio, che non si terminerą, finche il Celebrante dopo lavate le mani, non abbia letto al suo luogo il Communio.

Terminata la Messa vą il nostro Collegio in Sala Regia con i soliti libri, e quando la Croce esce fuori dalla Cancellata il sig. Maestro farą principiare l'Inno Pange lingua gloriosi, che vą intonato da i Contralti, seguendo il nostro Coro a cantare il suddetto Inno vą processionalmente alla Cappella Paolina, dove collocatosi dietro il Banco de i Signori Cardinali Diaconi, aspetta che entri la porta della Cappella il Papa, ņ il Celebrante col Venerabile, ed allora si dee dire la strofa Verbum caro panem verum. Dopo che il primo Cardinale Diacono Assistente averą collocato nel suo luogo il Venerabile, si canta la strofa Tantum ergo, ma con qualche sollecitudine, per non tener il Papa in disagio, e poi subito il Genitori, nel qual tempo Sua Santitą, dopo posto l'incenso nel Turibolo incensa il Venerabile, avvertendo il Signor

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Maestro di terminar la cantilena, quando il Papa averą finito d'incensare, poiche con questo termina la funzione.

Il Martedģ seguente all'ora deputata si raduna il nostro Collegio nella medesima Cappella Paolina, dove Monsignor Sagrista vestito de' Paramenti Sagri per la Messa, s'inginocchia avanti all'Altare e da un Sacerdote della nostra Cappella che suol essere il primo Chierico della medesima, con Cotta, e Stola si vą a prendere il Venerabile, e dopo averlo posato sopra l'Altare, s'incensa dal Sagrista, e poi due Soprani eletti dall'Anziano incominciano le Litanie de' Santi semplici, dopo le quali il Celebrante dice Pater noster, a cui si risponde in tutto come č notato nel libro, e dopo data la benedizione col Venerabile principia la Messa bassa, alla quale il nostro Collegio canta due Mottetti, uno all'Offertorio, che č Fratres, ego enim del Palestrina, e l'altro all'Elevazione che č Comedite gentes, a due cori, e tutti due sono scritti ne' libretti.

 

da: A. A. DA BOLSENA, Osservazioni per ben regolare il Coro de i Cantori della Cappella Pontificia. Tanto nelle Funzioni ordinarie, che straordinarie, Roma, Antonio de' Rossi, 1711, pp. 96-98.

 

 

 

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