Ampolla
Vasetto a
collo sottile e corpo di varia forma, destinato a contenere il vino e
l’acqua per la S. Messa, gli oli santi, essenze aromatiche e simili.
1. Liturgia. -
Nei primi secoli della Chiesa, quando i fedeli provvedevano con le loro
offerte alla materia dell’Eucaristia, e si praticava la comunione sotto le
due specie, i vasi (amae o amulae) destinati alla raccolta del vino erano
abbastanza grandi: per lo più d’argento, o anche d’oro, alle volte
finemente cesellati ed ornati di pietre preziose. Nel Liber
Pontificalis abbiamo un elenco di questi vasi
che Costantino donò alle varie basiliche. Oggi sono prescritte due ampolle
di cristallo o di vetro, perché se ne possa verificare facilmente il
contenuto. Sono tollerate quelle di metallo, se preziose, purché siano ben
distinte l’una dall’altra.
Per gli oli
santi ed il crisma si usano tuttora ampolline o vasetti con larga
imboccatura per lo più di metallo.
È celebre
l’ampolla di Reims (la santa ampolla per antonomasia), che, secondo Incmaro, conteneva il crisma usato per il battesimo e
la consacrazione di Clodoveo, primo re dei
Franchi. Conservata presso la tomba di san Remigio,
fu distrutta durante la Rivoluzione Francese.
Enrico Dante
da Enciclopedia Cattolica, I, Città del Vaticano, Ente per
l’Enciclopedia Cattolica e il Libro Cattolico, 1948, coll. 1113-1114 (s. v. “Ampolla”).
LINK UTILI
Enciclopedia Cattolica
Vocabolario
Liturgico
LombardiaBeniCulturali. Ampolle cesellate
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