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LETTERA 106/95 DELLA COMMISSIONE ECCLESIA DEI
"Il Motu proprio non parla di alcuna
restrizione,
compresi limiti di etą, per coloro che desiderano
pregare
secondo i libri liturgici del 1962"
Pontificia Commissio Ecclesia Dei
Prot. N. 106/95 Roma, 5 settembre 1995
Caro sig. X,
grazie della Sua lettera del 14 giugno 1995,
indirizzata a S. Em.za il card. Innocenti, concernente la corretta
interpretazione del Motu proprio Ecclesia Dei. Faremo del nostro
meglio per rispondere ai Suoi quesiti nell'ordine in cui li ha proposti.
1. Il Motu proprio Ecclesia Dei ha riconosciuto
che il desiderio di celebrare e partecipare alla liturgia tradizionale
della Chiesa cattolica, come stabilita nei libri liturgici in vigore nel
1962, č in se stesso un legittimo desiderio dei fedeli.
2. Il Motu proprio non parla di alcuna restrizione,
compresi limiti di etą, per coloro che desiderano pregare secondo i
libri liturgici del 1962. Nemmeno statuisce che soltanto coloro che
avevano avuto precedenti esperienze della liturgia tradizionale in
lingua latina possano avere tale desiderio.
InviandoLe la benedizione del Signore, Suo
Camille Perl
Segretario
da
"Latin Mass Society Newsletter" (February, 1996); trad. nostra
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