Home

Chi siamo

Agenda

Messe

Calendario

Documenti

Liturgia

Dottrina

Sollemnia

Libri

Rassegna stampa

Archivio

Link

Contatto

 

Dom Prosper Guéranger, L'anno liturgico > Proprio dei Santi > Sant'Eustachio e Compagni, martiri

 

 

 

L'anno liturgico

di dom Prosper Guéranger

 

SANT' EUSTACHIO

Santi Proto e Giacinto

Santo Nome di Maria

Esaltazione della Croce

Sette Dolori

San Nicodemo

Santi Cornelio e Cipriano

Sant'Eufemia

Stimmate di s. Francesco

San Giuseppe da Copertino

San Gennaro

Sant'Eustachio

San Matteo

San Tommaso da Villanova

San Maurizio

San Lino

Santa Tecla

Madonna della Mercede

Santi Cipriano e Giustina

Santi Cosma e Damiano

San Venceslao

Dedicaz. di S. Michele

San Girolamo

 

 

LINK  UTILI

L'eresia antiliturgica

Spiegazione della santa messa

Dom Guéranger (Abbaye Saint Benoît de Port-Valais)

Abbaye de Solesmes

 

Missale Romanum

 

1095

20  SETTEMBRE

SANT' EUSTACHIO  E  COMPAGNI, MARTIRI

 

 

Martirio e vita cristiana.

La Passione di sant'Eustachio narra che fu chiuso con la moglie e due figli, dentro un grosso bue di bronzo arroventato. In tale modo avrebbe raggiunto la palma del martirio. Il racconto di questa Passione dagli storici non è accettato e noi ci fermeremo sopra un passo di san Cipriano relativo al martirio.

"Dio non promette ricompensa soltanto a coloro che sostengono il martirio, ma anche a coloro che conservano la fede integra e pura, perché ogni cristiano, che lascerà ciò che possiede, per seguire Gesù Cristo, sarà elevato al rango dei martiri. Lo dice nell' Apocalisse: 'Vidi le anime di quelli che sono morti rendendo testimonianza a Gesù e alla parola di Dio e non hanno adorato la bestia, né la sua immagine, e son vissuti e hanno regnato con Gesù Cristo'. Egli dice che non solo quelli che hanno sofferto la morte vivranno e regneranno

1096

con Gesù Cristo, ma tutti quelli che resteranno fermi nella fede, conserveranno il timor di Dio, non obbediranno agli ordini della bestia, né l'adoreranno. Chi non si impegnerebbe, per giungere ad una gloria così splendente, per divenire l'amico di Dio e godere con Cristo alla fine di questa vita?

Questo il tema che deve occupare la nostra mente, questo dobbiamo meditare giorno e notte. Se la persecuzione trova un soldato di Gesù ben disposto dai suoi alti pensieri, un cuore così armato per il combattimento non sarà mai sopraffatto e, se Dio lo chiama prima che la persecuzione venga, una fede così ben preparata per il martirio non resterà senza ricompensa, perché Dio, che è giudice giusto, non guarda il tempo e, se in tempo di persecuzione premia il coraggio, in tempo di pace premia la virtù e la buona volontà". (San Cipriano, Esortazione al martirio).

 

Preghiera.

Le nostre prove, o Martiri, in confronto alle vostre sono trascurabili! Otteneteci di non ingannare la fiducia del Signore, quando ci chiama a soffrire per lui in questo mondo. La gloria del cielo vale tutto questo. Come potremmo trionfare con il Dio degli eserciti, se non avessimo marciato sotto le sue insegne? Sua insegna è la Croce, la Chiesa lo sa e non si lascia turbare da alcun eccesso, sapendo che lo Sposo veglia, anche quando pare dormire, e confida nella protezione dei suoi figli già pervenuti alla gloria ... Roma vi guarda con amore: vendicate le audacie dell'inferno e salvatela.

 

da: P. GUÉRANGER, L'anno liturgico. - II. Tempo Pasquale e dopo la Pentecoste, trad. it. L. ROBERTI, P. GRAZIANI e P. SUFFIA, Alba, Edizioni Paoline, 1959, pp. 1095-1096.

 
       

 

Inizio Pagina

Torna a dom Guéranger