316
23 DICEMBRE
Oggi,
nell'Ufficio delle Laudi, la Chiesa canta la seguente
antifona:
Ecco
che si sono adempiute tutte le cose che l'Angelo
aveva dette, riguardo alla Vergine Maria.
VII ANTIFONA
O Emmanuele, nostro Re e nostro
Legislatore, attesa delle genti e loro salvatore,
vieni a salvarci, Signore Dio nostro!
O Emmanuele, Re della Pace, tu entri
oggi in Gerusalemme, la città da te scelta, perché è
là che hai il tuo Tempio. Presto vi avrai la tua Croce e
il tuo Sepolcro, e verrà il giorno in cui costituirai
presso di essa il tuo terribile tribunale. Ora tu penetri
senza rumore e senza splendore in questa città di David
e di Salomone.
317
Essa non è che il luogo del tuo passaggio,
mentre ti rechi a Betlemme. Tuttavia Maria Madre tua e
Giuseppe, suo sposo, non l'attraversano senza salire al
Tempio per offrire al Signore i loro voti e i loro omaggi;
e si compie allora, per la prima volta, l'oracolo del
Profeta Aggeo il quale aveva annunciato che la gloria
del secondo Tempio sarebbe stata maggiore di quella del
primo. Quel Tempio, infatti, si trova in questo
momento in possesso d'un'Arca d'Alleanza molto più
preziosa di quella di Mosè, e soprattutto non
paragonabile a nessun altro santuario e anche al cielo,
per la dignità di Colui che essa racchiude. Vi è il Legislatore
stesso, e non più soltanto la tavola di pietra su
cui è scritta la Legge. Ma presto l'Arca vivente del
Signore discende i gradini del Tempio, e si dispone a
partire per Betlemme, dove la chiamano altri oracoli. Noi
adoriamo, o Emmanuele, tutti i tuoi passi
attraverso questo mondo, e ammiriamo con quanta fedeltà
osservi quanto è stato scritto di te, affinché nulla
manchi ai caratteri di cui devi essere dotato, o Messia,
per essere riconosciuto dal tuo popolo. Ma ricordati che
sta per suonare l'ora, tutto è pronto per la tua
Natività, e vieni a salvarci. Vieni, per essere
chiamato non più soltanto Emmanuele, ma Gesù,
cioè Salvatore.
da: P. GUÉRANGER, L'anno liturgico.
- I. Avvento - Natale - Quaresima - Passione, trad.
it. P. GRAZIANI, Alba, Edizioni Paoline, 1959, pp. 316-317.