Messe latine antiche nelle
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La chiesa parrocchiale e cappella civica della Beata Vergine del Rosario a Trieste
La chiesa del Rosario è stata costruita dal 1631 al 1635 e consacrata nel 1651, sembra dal vescovo Marenzi.
Per le disposizioni di Giuseppe II, il cosiddetto "imperatore sacrestano", essa fu chiusa al culto cattolico nel 1784 e l'anno successivo fu venduta alla comunità evangelica di confessione augustana di Trieste, la quale, non riconoscendo la venerazione dei cattolici alla Madonna, dedicò la chiesa alla Santissima Trinità. A ricordo di questo cambiamento sono rimasti i due triangoli con la centro l'occhio, emblema del mistero della Santissima Trinità, sulla facciata e sull'arco del presbiterio all'interno della chiesa.
Nel 1869, il Comune di Trieste, demolita la chiesa di S. Pietro, cappella comunale, che si trovava in Piazza Grande (chiamata Piazza Unità d'Italia dopo la caduta di Trieste sotto la dominazione italiana), riacquistò dalla comunità evangelica la chiesa del Rosario, destinandola a nuova cappella civica - ancora oggi essa conserva gran parte dell'arredamento della chiesa di S. Pietro -, e facendo costruire in cambio la chiesa di Largo Panfili per i luterani triestini.
Nel 1871 il vescovo di Trieste mons. Legat riconsacrò la chiesa e cappella civica della Beata Vergine del Rosario.
La Parrocchia del Rosario è stata eretta il 1° marzo 1948, dismembrate parti delle parrocchie di S. Maria Maggiore e di S. Antonio Taumaturgo. Fu riconosciuta agli effetti civili con D.P.R. del 31 gennaio 1957, dopo un provvisorio riconoscimento del 5 gennaio 1949, mentre l'attività parrocchiale iniziava il 24 aprile 1949, data questa che segna l'inizio dei registri parrocchiali.
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Inserito il 28 ottobre 2005
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